Editoriale: Madri, figli e nutrici nella mostra di Villa Giulia e sulle pagine di Forma Urbis
Questo numero di Forma Urbis, dedicato come ogni anno nel mese di marzo a tematiche femminili, affronta il tema della maternità nell’antichità ispirandosi a una mostra inaugurata il 22 marzo presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia “Maeternità. Maternità e allattamento nell’Italia antica”, il cui titolo prevede una lettura multilivello fondata sui concetti chiave di maternità ed eternità, a indicare questa condizione femminile atavica, e sulle parole latina, greca ed etrusca evocanti la “madre” mater, meter e ati (quest’ultima visibile nella lettura “all’etrusca” da destra a sinistra nelle tre lettere finali di Maeternità). La mostra – curata dalla storica delle religioni Giulia Pedrucci (Università di Erfurt, autrice anche dei testi che qui presentiamo) con la collaborazione dell’archeologa Vittoria Lecce (MNETRU) – ha come intento principale quello di indagare attraverso le fonti archeologiche, in particolare le statuette votive presenti a Villa Giulia, tematiche riguardanti la maternità nel mondo etrusco e romano, diversamente dalla nostra rivista che, invece, si apre a tutto il mondo classico con un ampio spazio dedicato alla grecità.