Alla ricerca della verità. Giornalismo e archeologia nell’impegno civile di Daphne Caruana Galizia
“Le ceste di frammenti di vasi in un primo momento l’avevano fatta ridere (sebbene si fosse ben guardata dal darlo a vedere). Tutti quei pezzetti di scabra terracotta (...) a cosa mai servivano! Poi, quando cominciò a ricongiungerli e a sistemarli in cassette piene di sabbia, il suo interesse si risvegliò. Imparò a riconoscere le forme e persino le epoche. E infine cominciò a ricostruire nella sua mente l’uso a cui erano stati adibiti quei recipienti circa tremila anni prima. Nella piccola zona in cui erano stati trovati i resti di abitazioni private di livello modesto, Victoria si figurò le case nella loro forma originaria, e le persone che in esse avevano abitato, i loro bisogni, gli oggetti di cui disponevano e le loro occupazioni, le loro speranze e i loro timori. E grazie alla sua fervida immaginazione, la sua mente si popolava facilmente di immagini. Un giorno in cui venne ritrovato, all’interno di un muro, un piccolo vaso di terracotta pieno di orecchini d’oro, Victoria rimase incantata”. E come la sua romantica eroina Victoria Jones....Continua a leggere