Pochissimi giorni fa si è conclusa a Roma la VI edizione del Salone dell’Editoria Archeologica – RomArché 2015, svoltasi dal 20 al 24 maggio presso l’École française de Rome e nei suggestivi spazi della vicina area archeologica musealizzata dello Stadio di Domiziano in Piazza Navona, curata e organizzata dalla Fondazione Dià Cultura e dal mensile archeologico Forma Urbis.
Il percorso della manifestazione si è articolato, come ogni anno, in giornate tematiche finalizzate all’approfondimento di alcuni aspetti che hanno caratterizzato il mondo antico ma che si rivelano anche di stringente attualità.
Lo scopo di RomArché – così come quello della Fondazione Dià Cultura – è, infatti, quello di spiegare l’attualità attraverso la storia, con l’ausilio del contatto diretto del pubblico con archeologi, storici antichisti e contemporaneisti, giornalisti, scrittori, editori ma anche con i rievocatori che, attraverso performance attoriali finalizzate a inscenare – e dunque a rendere direttamente fruibili – le storie evocate, contribuiscono a una più immediata comprensione.
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