«Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie,
potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che
avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e
memorie di una città una volta magnifica»
(Goethe, Viaggio in Italia, 23 marzo 1787)
Nel Settecento, dopo secoli di oblio, la riscoperta di Paestum, di cui era rimasto solo un vago ricordo, rese di nuovo celebre la città al punto da farne una meta obbligata del Grand Tour, come mostra Goethe nel suo “Viaggio in Italia”. E fu proprio durante una delle tappe italiane del suo viaggio di formazione, reso possibile grazie a una borsa di studio triennale, che il giovane architetto inglese John Soane (1753-1837), allievo – e dal 1809 professore – della Royal Academy di Londra, conobbe a Roma Giovanni Battista Piranesi, poco prima che questi morisse.
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