In questo numero: lo Stadio di Domiziano e RomArché 2015.
Fra gli imponenti resti, risalenti all’86 d.C., si è svolta RomArché 2015, esempio di collaudata cooperazione pubblico-privato, iniziativa che si è andata via via definendo negli anni come luogo privilegiato d’incontro e di scambio culturale tra case editrici specializzate e operatori del settore, Istituzioni, Enti Pubblici, Musei, Università, Centri di ricerca, Società e Cooperative archeologiche, Agenzie specializzate nel Turismo culturale, Associazioni Culturali.
Curata e organizzata dalla Fondazione Dià Cultura e dal mensile archeologico Forma Urbis, con il sostegno della società informatica Siaed, l’edizione del 2015 del Salone dell’Editoria Archeologica ha come tema centrale il limes romano, sia nell’accezione di confine e limite che di via e tramite. Un filo doppio che ispira e raccorda le diverse iniziative proposte in un confronto dialettico e interdisciplinare tra archeologia, storia, antropologia e geopolitica.
«Conoscere il passato per comprendere il presente e immaginare il futuro», questa l’aspirazione dell’iniziativa.